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27 Febbraio 2024 | Attualità

Turismo: piccolo è bello, lo certifica la Bandiera Arancione del TCI

Il Touring Club Italiano ha assegnato durante la Borsa Internazionale del Turismo (BIT), le 281 Bandiere Arancioni del triennio 2024-2026, confermandone 277 sottoposte alla verifica triennale e premiando 4 nuove località del centro-sud Italia. L’iniziativa del TCI è nata 25 anni fa per valorizzare il potenziale turistico dei piccoli centri dell’entroterra: è una certificazione pensata dal punto di vista del viaggiatore e della sua esperienza di visita. Le 281 Bandiere Arancioni assegnate oggi rappresentano l’8% delle oltre 3.500 candidature analizzate da Touring Club Italiano negli ultimi 25 anni. Di queste, il 18% è riuscito comunque a conquistare la certificazione, dopo aver intrapreso un percorso di crescita e aumento della qualità dell’offerta suggerito dai piani di miglioramento studiati ad hoc dal Touring Club Italiano e redatti per vari comuni candidati.

Secondo i dati emersi dall’analisi del 2023 il 67% dei Comuni Bandiera Arancione ha registrato un punteggio più alto rispetto a quello del 2020. Il sistema ricettivo e ristorativo è risultato potenziato nel 50% dei Comuni, la sostenibilità ambientale, elemento distintivo dei borghi certificati ha registrato un miglioramento nel 75% dei Comuni; tra questi il 54% si è distinto per una gestione particolarmente virtuosa dei rifiuti. Il 90% dei borghi Bandiere Arancioni ha sviluppato una forte impronta green confermata anche dall’installazione di oltre 700 colonnine di ricarica per veicoli elettrici: un risultato sorprendente se si pensa che più della metà dei Comuni italiani (58%) non ha punti di ricarica di accesso pubblico installati nelle loro aree di competenza

Le Bandiere Arancioni, infine, si distinguono anche per il coinvolgimento delle comunità locali nella risoluzione di problemi diffusi e per la forte spinta all’inclusività sociale.

Le regioni più “arancioni” sono Toscana, Piemonte e Marche, rispettivamente con 43, 39 e 28 comuni certificati. Le 4 nuove entrate sono:

Apecchio (PU), tra Marche e Umbria alle pendici del monte Nerone, con un importante patrimonio storico-artistico e capitale dell’Alogastronomia, neologismo coniato per indicare le connessioni virtuose tra birra artigianale, prodotti di qualità (come ad esempio il tartufo) e territorio;

Bagnone (MS), immerso tra i boschi della Lunigiana e solcato dall’omonimo torrente, si sviluppa in due insediamenti (Castello e borgo di strada mercatale), ospita il MAM – Museo Archivio della Memoria che racconta il passato di questo territorio che oggi è perfetto da scoprire in bici;

Roseto Valfortore (FG)  situato in una valle dei Monti Dauni settentrionali, con un centro storico ricco di monumenti e luoghi legati alle antiche tradizioni contadine e artigianali e due possenti mulini ad acqua che oggi svolgono funzione didattica e ricreativa;

Sinalunga (SI), in Val di Chiana, con un centro storico diviso nella parte medievale e tardo-rinascimentale, uno spazio museale che raccoglie reperti etruschi rinvenuti sul territorio e una serie di prodotti tipici (l’aglione, la carne chianina, l’olio d’oliva) tutti da gustare.

L’elenco completo delle Bandiere Arancioni è consultabile qui.

di Davide A. Porro

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Di <a href="https://www.telepress.news/author/davide-a-porro/" target="_self">Davide A. Porro</a>

Di Davide A. Porro

Giornalista radiofonico dal 1982 al 1986, ho collaborato con diverse emittenti. Parallelamente, dal 1984 al 1990 ho lavorato come giornalista musicale e di spettacolo per varie testate, sia radiofoniche che di carta stampata. Nel 1984 assumo il ruolo di giornalista e responsabile dello sviluppo per la prima agenzia di stampa radiofonica italiana, curando la fornitura di notiziari, interviste e servizi a oltre 100 radio a livello nazionale. Nel 1989, attraverso le sinergie sviluppate da Diesis nasce Telepress, per la quale scrivo da allora.

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