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26 Settembre 2008 | Attualità

Tutti contro la fiction Crimini Bianchi

La polemica che si è scatenata intorno alla nuova fiction di Canale 5 Crimini bianchi continua. Dopo le critiche mosse dal presidente dell’Associazione Medici Accusati di Mapractice Ingiustamente, Maurizio Maggiorotti, da Luigi Frati, preside della facoltà di Medicina dell’Università La Sapienza di Roma e dall’Ordine dei giornalisti della capitale, ora anche l’Associazione Anestesisti Rianimatori Ospedalieri Italiani (Aaroi) e il presidente della Commissione Igiene e sanità Tomassini si scagliano contro la fiction. La prima puntata della serie è andata in onda mercoledì sera e ha raccontato casi di malfunzionamento della sanità. Vincenzo Carpino, presidente dell’Aaroi, ha dichiarato: ” C’è una spirale devastante di parole e immagini nei confronti dei medici. Questo crea un grande sconcerto fra i medici che tutti i giorni e a tutte le ore sono sulla frontiera del dolore. E crea, soprattutto, un grande sconcerto e una grande preoccupazione fra i pazienti che perdono la fiducia nei loro medici curanti. E’ veramente assurdo che, per avere un po’ di ascolto in televisione, si mandino in onda trasmissioni con titoli e contenuti agghiaccianti come Crimini bianchi. Ed è altrettanto assurdo che, per avere un po’ di audience, i politici definiscano drogati e criminali i medici. I medici lavorano fra tante difficoltà che la televisione e i politici conoscono bene. Pensiamo solo a quel lavoro incessante che si svolge in sala operatoria e nei Centri di rianimazione dove ai medici decine di migliaia di persone affidano ogni giorno la loro vita. Invece di rimuovere queste difficoltà che penalizzano, i pazienti si lanciano accuse gratuite. Per noi Anestesisti Rianimatori dell’AAROI la polemica finisce qui. Altrimenti contribuiremmo a dare quella facile e gratuita pubblicità che tv e ministri vanno cercando in modo irresponsabile “. Stroncatura senza appello è arrivata anche dal senatore del Pdl, presidente della Commissione Igiene e sanità di Palazzo Madama Tomassini. ” Non penso sia stata una scelta corretta mandare in onda Crimini bianchi”, spiega Tomassini in un comunicato: ” Già nel titolo della fiction italiana c’è una esplicita accusa , e gravissima, nei confronti dei medici. Una fiction ‘scorretta’ che peraltro è stata sonoramente bocciata dai telespettatori italiani, come dimostrano i bassi ascolti ottenuti “. Non solo. Tomassini ricorda che ad essere offesa da ” questa serie inopportuna e sensazionalistica ” è una ” categoria che oggi nel nostro Paese vive e opera in un momento di grande difficoltà, per la mancanza di protocolli omogenei di cura, per la carente tutela di legislazione in tema di responsabilità professionale degli operatori della salute. Mi auguro che i dirigenti responsabili della messa in onda della fiction riflettano su questo e sospendano subito Crimini bianchi , anche alla luce dei bassi ascolti, e producano in futuro programmi sul mondo medico e sanitario imparziali e rigorosamente obiettivi, aderenti alla realtà dei fatti. E i fatti parlano della medicina che ogni giorno salva tante vite “. La prima puntata non ha riscosso particolare successo nemmeno tra il pubblico, registrando solo il 13,99% di share, con 3,445 milioni di spettatori. I protagonisti della serie sono Daniele Picci che interpreta Luca Leoni, giovane e promettente cardiochirurgo, impossibilitato a operare dopo un incidente d’auto; Ricky Memphis è l’avvocato Claudio Bruni e Cristiane Filangeri interpreta Francesca Corona, ginecologa in un pronto soccorso. Nel cast c’è anche Antonio Manzini nei panni di  Enrico Castelli, anestesista e single impenitente e Micaela Ramazzotti che ricopre il ruolo di Chiara Rinaldi, specializzanda in cardiochirurgia.

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