Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

26 Novembre 2007 | Attualità

Tv croce e delizia d’Italia

È il medium più discusso e più seguito del nostro paese: la tv si è dimostrata essere nei dati dell’Osservatorio Demos-Coop sul Capitale sociale il primo punto di riferimento per gli italiani come fonte d’informazione. Il 94% degli intervistati ha citato il piccolo schermo nella ricerca di notizie e informazioni , il 63% si affida ai quotidiani e il 61% alla radio.   La televisione digitale ha ottenuto il 29% delle preferenze e internet il 39% . L’indagine Demos-Coop ha sottolineato però che radio (60%), cui va il primato della credibilità, internet (36%) e i quotidiani (38%) sono ritenuti più affidabili della televisione (30%) . Il telegiornale resiste tuttavia a questo calo di fiducia e si dimostra sempre un punto di riferimento, con in testa il Tg3 regionale (72%), seguito dal Tg1 (69%). Seguono, nell’ordine, Tg3 nazionale (63%), Tg2 (63%) e Tg5 (59%). Il grado di fiducia varia, sensibilmente, in relazione all’orientamento politico. Il Tg3 viene apprezzato soprattutto dagli spettatori di sinistra. Mentre i tutti i notiziari di Mediaset (Tg5, Tg4, Studio aperto) si caratterizzano per un profilo di (centro) destra. Tg1 e Tg2, infine, si collocano più vicini al “centro”: leggermente spostato a sinistra, il Tg di Riotta, un po’ più verso centro-destra, quello di Mazza. Equidistante dalle due aree ideologiche è il profilo dei Tg regionali.  Non sono però solo i Tg a connotarsi politicamente, ma anche i principali programmi di approfondimento (e i rispettivi conduttori): “Annozero” e “Ballarò” risultano i più apprezzati dall’elettorato di centro-sinistra, mentre “Matrix” e “Porta a Porta” hanno maggiore seguito a centro-destra . Nel complesso, i punteggi più elevati vanno alle trasmissioni di Floris (57%) e Mentana (52%).  Molti di questi programmi di approfondimento sono superati dalla satira giornalistica : le “Iene” (50%) e, in particolare, “Striscia la notizia”, cui va in assoluto l’apprezzamento più convinto (64%).  Questa la fotografia dell’informazione televisiva, scattata dal sondaggio alla vigilia dell’ennesimo terremoto sulla tv scatenato dal caso Rai-Mediaset. Una vicenda che riporta l’attenzione su un tema particolarmente sentito dall’opinione pubblica: il conflitto d’interessi, ritenuto problema grave e “urgente” dal 66% dei cittadini . La proprietà del polo televisivo privato da parte del leader dell’opposizione, Silvio Berlusconi, secondo la metà degli intervistati danneggia la libertà di informazione (52%) e condiziona la politica (55%). Un dato che cresce sensibilmente tra gli elettori del centrosinistra, dove è quasi l’80% a condividere questa opinione.

Guarda anche:

alberto-bigoni-musica-unsplash

Uno scrittore italiano alle prese con l’algoritmo della musica

Si intitola così il libro di Renato Caruso che ripercorre la lunga storia e il legame intrinseco fra musica e matematica Se amate la musica ma non la matematica, c'è adesso un libro che promette di...

L’Italia sui giornali del mondo: 22 e 23 dicembre 2025

Le testate internazionali dedicano ampio spazio all’Italia nelle ultime 48 ore, concentrandosi prevalentemente su questioni economiche, giudiziarie e di sicurezza. L’autorità antitrust italiana ha inflitto una sanzione da 98,6 milioni di euro ad Apple per presunte violazioni della concorrenza legate alla funzionalità App Tracking Transparency, accusa che la società californiana respinge fermamente annunciando ricorso. Sul fronte della politica estera, il ministro della Difesa Guido Crosetto conferma l’intenzione di Roma di mantenere una presenza militare in Libano anche dopo il ritiro programmato della missione UNIFIL per fine 2026, suscitando attenzione nei media mediorientali e internazionali. In ambito giudiziario, la procura di Milano archivia le indagini sui presunti sorvoli di droni russi sul Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea a Ispra: l’inchiesta rivela che i 21 allarmi registrati tra marzo e maggio erano falsi positivi causati da interferenze radio. Infine, il Senato italiano si appresta a votare la legge di bilancio 2026 tra tensioni nella maggioranza e polemiche sugli emendamenti dell’ultimo momento, con l’approvazione finale prevista entro fine anno.

spencer-davis-roma-unsplash

Le due capitali d’Italia nella top five di Euromonitor

Roma al quarto posto e Milano al quinto del Top 100 City Destinations Index 2025 Nel Top 100 City Destinations Index 2025, la classifica internazionale stilata ogni anno da Euromonitor...