Sarà discussa in serata dalla commissione Cultura dell’Europarlamento la proposta di revisione della direttiva ‘Tv senza frontiere’, presentata dalla Commissione Ue il 31 dicembre 2005 e discussa oggi pomeriggio dal consiglio dei ministri europeo. Le innovazioni principali del nuovo testo riguardano un rilassamento dei limiti quantitativi imposti alla pubblicità in televisione e l’introduzione di un quadro normativo che disciplina il ‘product placement’, ovvero la promozione di un prodotto attraverso il suo inserimento in un film o in una fiction con il marchio ben visibile. Un altro punto in discussione riguarda la suddivisione del mercato televisivo in media ‘lineari’ (tv tradizionale e a pagamento) e ‘non lineari’ (i servizi interattivi, i nuovi media via tv, il video on demand). La direttiva punta a disciplinare i media ‘lineari’, mentre per quelli ‘non lineari’ sono previsti solo dei principi di base. Alcuni europarlamentari italiani hanno presentato un emendamento per proibire la proprietà di emittenti televisive ai detentori di cariche pubbliche, ai loro familiari fino al secondo grado di parentela e alle società da loro controllate. Per il commissario alla Società dell’informazione e ai Media Viviane Reding la questione sollevata dagli italiani non è di competenza europea ma “delle leggi nazionali e delle norme di concorrenza”
‘Tv senza frontiere’, ne discute l’Europa

Guarda anche: