Sinora sembrava un parlare da burocrati, ma dopo le ultime parole del portavoce del presidente russo Vladimir Putin, Dmitri Peskov, la possibilità diventa quasi una certezza e persino lo specchio di uno scontro tra poteri. ”E’ inaccettabile usare scappatoie nella legge per i media” ha detto Peskov. “Le autorità di regolamentazione devono mostrare la massima responsabilità ” come anche le “reti sociali devono farlo, per garantire la conformità con la normativa” ha spiegato. Parole che a molti sono parse una poco velata minaccia. E che non devono essere piaciute al primo ministro russo Dmitry Medvedev, che ha reagito bruscamente a un’intervista sulle Izvestia a Maxim Ksenzov, numero due dell’Authority competente, che ha avanzato l’ ipotesi di bloccare l’accesso a Twitter e Facebook in tutto il Paese. Al social network vengono contestate una serie di violazioni, la non ottemperanza delle richieste di cancellazione di contenuti ritenuti pericolosi, problemi con i dati personali, account non rintracciabili. Poi lo stesso ente, il Roskomnadzor, ha annunciato che non bloccherà la risorsa. Eppure a molti a Mosca il fatto che i social network americani non abbiano server in Russia e siano poco controllabili, è qualcosa che non va giù.
Twitter e Facebook, rischio blocco in Russia

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