Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

21 Luglio 2009 | Attualità

Twitter, un’immagine che è business

Twitter ha generato affari per 50 milioni di dollari negli ultimi trenta giorni, tramite lo spazio dedicato al social network dai mezzi di informazione (web, carta stampata e tv). Uno studio di Vms, che attua ricerche sui contenuti dell’informazione, ha rivelato come, nel mese di giugno, Twitter sia stato menzionato circa 3 miliardi di volte sui vari media , incrementando così esponenzialmente il proprio valore d’immagine. Valore abbastanza intangibile, almeno finché non si constata il costo commerciale delle pagine occupate dalle news riguardanti il sito di micro-blogging, con relativi spazi pubblicitari venduti. A contribuire maggiormente alla recente popolarità di Twitter è stata la tv, che ha proposto il 57% degli aggiornamenti e degli approfondimenti sul social network in questione. A seguire i quotidiani, con il 37%. “ Queste cifre sono enormi ” dice Peter Wengryn, a capo della ricerca di Vms. A maggior ragione se si pensa che Bing, il nuovo search-engine di Microsoft, a giugno ha generato 574 mila dollari di quelli che in gergo vengono definiti ‘utili da relazioni pubbliche’, con 63 milioni di menzioni globali. L’immagine, insomma, paga.

Guarda anche:

Risultati record nella donazione di organi, ma salgono anche i no al consenso

Crescono sia nel 2024, sia nei primi mesi del 2025 le donazioni e i trapianti. Ma tra gennaio e marzo aumentano del 3,4% i no al prelievo degli organi al momento del rinnovo della carta d’identità...
sheep-MGosv1830

In Toscana una scuola per pastori

Sono donne sei degli otto studenti, tutti fra i 21 e i 33 anni In alcune culture, ci sono saperi che vengono tramandati di padre in figlio, o di fratello maggiore in fratello minore. In altre...

Internet è il primo mezzo di informazione degli italiani

La prima edizione dell'Osservatorio Agcom sul sistema dell’informazione traccia un nuovo capitolo sulle modalità di fruizione dei contenuti: a partire dal 2023 la televisione non è più il principale...