Twitter ha generato affari per 50 milioni di dollari negli ultimi trenta giorni, tramite lo spazio dedicato al social network dai mezzi di informazione (web, carta stampata e tv). Uno studio di Vms, che attua ricerche sui contenuti dell’informazione, ha rivelato come, nel mese di giugno, Twitter sia stato menzionato circa 3 miliardi di volte sui vari media , incrementando così esponenzialmente il proprio valore d’immagine. Valore abbastanza intangibile, almeno finché non si constata il costo commerciale delle pagine occupate dalle news riguardanti il sito di micro-blogging, con relativi spazi pubblicitari venduti. A contribuire maggiormente alla recente popolarità di Twitter è stata la tv, che ha proposto il 57% degli aggiornamenti e degli approfondimenti sul social network in questione. A seguire i quotidiani, con il 37%. “ Queste cifre sono enormi ” dice Peter Wengryn, a capo della ricerca di Vms. A maggior ragione se si pensa che Bing, il nuovo search-engine di Microsoft, a giugno ha generato 574 mila dollari di quelli che in gergo vengono definiti ‘utili da relazioni pubbliche’, con 63 milioni di menzioni globali. L’immagine, insomma, paga.
Twitter, un’immagine che è business

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