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25 Novembre 2006 | Innovazione

Ue attende da Agcom le nuove proposte per tariffe terminazione telefonica

La Commissione europea risponde all’interrogazione dell’europarlamentare Mario Mauro sul provvedimento di Agcom sul mercato italiano della terminazione delle chiamate, il servizio grazie al quale un operatore consegna ai propri clienti una chiamata in arrivo dalla rete di un altro operatore. Nessun ritardo, dice la commissione, stiamo attedendo le proposte di nuove tariffe da parte dell’ AgCom italiana. Mauro aveva chiesto alla commissione “quali ulteriori azioni essa intendesse intraprendere per assicurare che Agcom tenesse nel massimo conto i commenti formulati dalla stessa Commissione europea nell’ambito della procedura per l’analisi dei mercati. Agcom ha infatti proceduto ad una nuova notifica del provvedimento, senza tuttavia tener conto dei commenti ricevuti dalla Commissione europea, definendo un percorso regolamentare verso la simmetria tariffaria di cinque anni anziche’ di quattro, e solamente a partire dal luglio 2007″. Il provvedimento di Agcom, ha creato una situazione particolare per l’Italia, fissando un valore per i prezzi di terminazione applicabili dagli operatori alternativi che consentiva la piu’ alta asimmetria tariffaria rispetto ai prezzi dell’operatore prevalente nel paese, all’interno dell’Unione. Nella risposta all’europarlamentare, la Commissione ha rilevato che ” tali provvedimenti differiscono in alcuni punti dalla proposta originale illustrata nella notifica e apparentemente non tengono pienamente conto delle osservazioni trasmesse dalla Commissione ad AGCOM con lettera del 24 maggio 2006. La risposta della Commissione rileva quindi che Agcom – non tenendo conto dei commenti espressi dalla Commissione stessa – ha posticipato il raggiungimento della simmetria tariffaria in attesa della definizione del modello dei costi, richiesto dalla Commissione stessa e che Agcom si e’ impegnata ad elaborare entro marzo 2007 per allineare i costi degli operatori nuovi entranti a quelli applicati all’operatore incumbent. La Commissione confida, pertanto – si legge nella risposta all’europarlamentare – che i risultati che AGCOM comunichera’ terranno pienamente conto delle proprie osservazioni”.

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