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6 Maggio 2008 | Attualità

Ue contro Spagna per pubblicità tv

La commissione europea ha richiamato la Spagna a causa del mancato rispetto delle regole in materia di pubblicità televisiva: il rapporto di vigilanza ha rivelato che i canali pubblici e commerciali della tv spagnola stanno superando ampiamente e in modo regolare il limite di 12 minuti di spot pubblicitari e di televendite per ora. Tale margine, stabilito dalla direttiva “servizi di media audiovisivi senza frontiere”, ha lo scopo di tutelare i telespettatori dalle eccessive interruzioni pubblicitarie. Il monitoraggio del corretto uso della pubblicità nella penisola iberica si è svolto in due tempi: tra il 1° maggio e il 30 giugno 2005 e poi su un campione di una settimana al mese da luglio 2005 a luglio 2006.  Dal controllo sono emerse gravi e ripetute violazioni delle normative europee legate in modo particolare a una scorretta interpretazione dell’articolo 18 della direttiva, in seguito alla quale la commissione ha inviato una lettera di messa in mora alla Spagna.  Le autorità spagnole hanno risposto ma non hanno accettato di conformare la loro interpretazione della direttiva a quella della commissione. “La Spagna non ha adottato le misure necessarie per garantire il rispetto del limite europeo di 12 minuti di spot pubblicitari l`ora. Invito le autorità spagnole ad agire rapidamente per conformarsi alla direttiva TVSF.  Qualora ciò non avvenisse, chiederò alla commissione di adire la corte di giustizia” ha commentato Viviane Reding, membro della commissione responsabile della società di informazione e dei media. “Tutti gli spot pubblicitari e di televendita, che siano definiti spot di telepromozione o servizi promozionali o in altro modo ancora, devono essere contabilizzati nei 12 minuti per ora di orologio. Qualsiasi altra interpretazione comporta una mancanza di rispetto dei telespettatori e dei cittadini che possono contare sulla commissione per la loro difesa” ha aggiunto la commissaria.

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