La Commissione europea dichiara guerra aperta ai pirati informatici e chiede collaborazione agli stati membri. Al fine di proteggere i sistemi operativi delle più importanti istituzioni del continente, sempre più a rischio dei sofisticati attacchi degli hacker, che secondo le stime rischiano di minare il 30% dell’economia globale, il commissario per le telecomunicazioni invita a un’azione comune. “Serve un’azione forte per proteggere le infrastrutture critiche della Ue – ha detto Viviane Reding – Nei prossimi dieci anni c’é il 20-30% di possibilità di un down informatico su larga scala, per attacchi di pirati ma anche disastri naturali, che costerebbe all’economia globale 193 miliardi di euro” Per non farsi trovare impreparati, Bruxelles suggerisce di dare vita a un sistema di allerta rapido in caso di pericolo, per evitare l’effetto domino, e di darsi delle regole comuni per proteggere le infrastrutture delicate. Nel 2007, come ricorda la Commissione, i pirati del web attaccarono il Parlamento europeo e le due più importanti banche dell’Estonia, mandando in tilt per una settimana i loro sistemi.
Ue, guerra agli hacker per proteggere le istituzioni

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