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29 Maggio 2014 | Attualità

Ue: l’Agenda digitale va tranne in Italia

La banda larga raggiunge il 99% della popolazione dell’Unione europea ma gli italiani si confermano agli ultimi posti nell’utilizzo di internet. Il 37% degli italiani non ha mai utilizzato internet. Un dato peggiore si trova solo in Romania, Bulgaria e Grecia . E’ quanto emerge dal rapporto della Commissione europea sull’Agenda digitale . Il vice presidente dell’esecutivo di Bruxelles, Neelie Kroes , ha dichiarato che ” oggi la maggior parte degli europei è entrata nell’era digitale e intende approfittarne pienamente. Abbiamo risolto il problema dell’accesso a Internet, ma il divario digitale non si e’ colmato. Senza l’impegno di tutti a fare di più, rischiano di emergere in Europa sacche di analfabetismo digitale”. L’ Italia è tra i paesi più arretrati per quanto riguarda la diffusione delle reti ad alta velocità che, ad oggi, raggiungono appena il  21% della popolazione. Il dato rappresenta un miglioramento rispetto al 14% del 2012 ma è ancora molto lontano dalla media europea del 62%. Nel nostro Paese appena il 56% delle persone usa internet almeno una volta alla settimana, ben al disotto della media Ue del 47%. Solo il 54% degli italiani si collega alla rete ogni giorno contro il 62% del resto d’Europa. Il 34% non ha invece mai usato il web rispetto al 20% della media registrata nell’Unione. Secondo i dati diffusi dall’esecutivo europeo il 60% degli italiani non ha competenze digitali rispetto al 47% della media Ue. Tra i paesi che invece spiccano per alfabetizzazione informatica ci sono l’ Islanda e i paesi scandinavi dove appena il 5% della popolazione non ha mai utilizzato internet, mentre in paesi come Gran Bretagna e Germania la percentuale sale all’11-12%. I Paesi con l’aumento maggiore sono Grecia, Romania, Irlanda, Repubblica Ceca e Croazia. L’utilizzo da parte delle persone con bassi livelli di istruzione e degli anziani , è passato dal 41% del 2010 al 57%. L’obiettivo è quello di raggiungere il 60% entro il 2015.

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