La Commissione europea ha deciso di sanzionare Intel con una maxi multa di 1,06 miliardi di euro, per a buso di posizione dominante e pratiche anticoncorrenziali illegali nel mercato continentale dei microprocessori. A rendere noti i termini della decisione è un comunicato della stessa Ue: “ Per tutto il periodo ottobre 2002-2007 – si legge nel documento – Intel ha avuto una posizione dominante nel mercato mondiale dei CPU (microprocessori) x86, per almeno il 70% della quota di mercato ”. La Commissione si è concentrata sulle pratiche (illegali) mutuate dalla compagnia per fiaccare la concorrenza: “ Intel ha dato sconti integralmente o parzialmente occulti a fabbricanti di computer a condizione che le acquistassero la totalitá o la quasi totalitá dei processori x86 di cui avevano bisogno ” Inoltre “ L’azienda ha effettuato pagamenti diretti a favore di fabbricanti di computer allo scopo di arrestare o ritardare il lancio di prodotti specifici contenenti processori di tipo x86 dei concorrenti” . Per garantirsi una diffusione capillare in Europa “ Intel ha effettuato pagamenti diretti in favore di un grande distributore , a condizione che questo vendesse esclusivamente computer dotati di processori x86. Questi sconti e pagamenti hanno effettivamente impedito ai clienti, e, in fin dei conti, ai consumatori, di rivolgersi a prodotti alternativi ” La nota cita anche i produttori di computer coinvolti, ovvero Acer, Dell, Hp, Lenovo e Nec , mentre il distributore è MediaMarkt (in Italia MediaWorld). L’Unione europea ha così deciso per una pesante ammenda , considerando il danno ai consumatori e la reiterata violazione delle norme antitrust vigenti, e ha ordinato a Intel di interrompere immediatamente le pratiche scorrette di cui sopra, garantendo di vigilare sull’ottemperanza delle sanzioni.
Ue, maxi multa di 1,06 miliardi a Intel

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