Secondo una relazione condotta dalla commissione Cultura e Istruzione del parlamento europeo, i media privati, perseguendo in modo troppo accanito i propri obiettivi di profitto, rischierebbero di compromettere la loro capacità di agire come ‘sentinelle’ della democrazia. Gli europarlamentari hanno appoggiato la nascita di una ‘carta dell’editoria’ volta a evitare che proprietari, azionisti e governi interferiscano con il contenuto editoriale e a proteggere la libertà dei media. E’ stato inoltre richiesta l’introduzione di uno statuto che regolamenti i siti e di tariffe per l’uso commerciale dei contenuti generati dagli utenti. La relatrice Marianne Mlikko ha ribadito che i soli meccanismi interni al mercato non sarebbero sufficienti a garantire il pluralismo dei media. Mlikko ha definito la sua relazione una “guida politica per salvaguardare la democrazia, un modo per garantire il pluralismo dei mezzi, vale a dire un equilibrio tra quantità e qualità nel mercato dei media”. “I casi di concentrazione senza restrizioni della proprietà o di scarsa apertura al pluralismo nei mezzi di informazione mettono in pericolo la diversità culturale e la libertà di espressione non solo a livello di mercati nazionali, ma anche a livello europeo. Dobbiamo quindi lanciare un forte impegno europeo a superare queste sfide soprattutto in vista delle nuove tecnologie e servizi nel settore dei media” ha affermato la presidente della commissione Katarina Batzel.
Ue: media privati a rischio democrazia

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