Dopo la proposta di introdurre la separazione proprietaria (unbundling) per le imprese che operano nel mercato europeo elettrico e del gas, la Commissione Ue si appresta a lanciare la separazione funzionale tra le attività di rete e i servizi nel settore delle telecomunicazioni. “La proporremo come un rimedio nella scatola degli attrezzi a disposizione dei regolatori nazionali”, ha spiegato il commissario Ue alle Tlc, Viviane Reding, precisando che la separazione strutturale resterà “una possibilità da negoziare”. Nel caso della separazione funzionale”, ha spiegato Reding, “ un gruppo di telecomunicazioni affida l’accesso alla propria rete ad una nuova divisione, con lo scopo di trattare in maniera uguale sia le filiali del proprio gruppo che i propri concorrenti. Il commissario Ue ha quindi portato l’esempio di British Telecom, che ha trasferito la gestione dei propri servizi ad Openreach. E presto”, ha aggiunto, “sarà così anche in Italia”. “Nel caso, invece, della separazione strutturale”, ha proseguito il commissario Ue”, si tratta di creare un operatore indipendente: ma la separazione non sarà obbligatoria, bensì da negoziare tra l’Authority nazionale, l’azienda interessata, i suoi azionisti e il governo”
Ue: presto proposta su separazione funzionale

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