Taglio netto, del 70% i costi delle chiamate telefoniche cellulari all’estero che, secondo le intenzioni dei legislatori dell’Unione europea, non dovranno superare i 40 centesimi al minuto . Per il roaming il massimo tariffario stabilito sarà di 15 centesimi al minuto per le chiamate ricevute all’estero. La risoluzione, presentata dall’austriaco Paul Rubig , europarlamentare dei popolari, è passata per 45 voti a favore, 3 contrari e un astenuto. Grande soddisfazione è stata espressa dal Commissario Ue per la Società dell’informazione e i media, Viviane Reding . Che dalla Cina fa sapere di aver stappato una bottiglia di champagne per festeggiare: “Questa ultima frontiera nel mercato interno Ue e’ ora destinata a scomparire velocemente”. L’abbattimento dei costi per le chiamate in Europa era uno dei suoi recenti cavalli di battaglia. Le prossime due tappe per l’entrata in vigore del “taglio” saranno il 9/10 maggio a Strasburgo per una sessione plenaria dell’Europarlamento e poi il 7 giugno Lussemburgo dove i ministri delle Telecomunicazioni dei 27 potranno adottare eventualmente il taglio definitivo delle tariffe roaming nel corso del Consiglio telecomunicazioni. Cosa cambierà (se cambierà)? Al passaggio della frontiera, secondo gli emendamenti votati oggi, l’utente riceverà un messaggio sms che lo informerà del regime tariffario più basso che gli verrà applicato e l’operatore gli fornirà un numero telefonico gratuito da cui poter avere informazioni supplementari nella propria lingua. Il nuovo regime dovrebbe essere applicato entro un mese dall’entrata in vigore del nuovo regolamento
Ue: riduzione tariffe roaming, arriva la proposta

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