Il clamoroso flop della prima puntata di Uman Take Control non è grave in quanto tale, ma perché era impossibile che andasse diversamente. Gli evidenti limiti del format in questione, che strizza l’occhio all’interattività della rete in modo grossolano, erano chiari ancora prima del calcio d’inizio. Il pressapochismo con cui il tutto è stato messo in piedi è valso alla prima puntata del reality show di Italia 1 l’attenzione di soli 1.862.000 spettatori per un misero 9,8% di share. Resta il rammarico per l’atteggiamento scriteriato del Biscione: la carta degli ex concorrenti dei reality show (quelli noti e funzionanti) era conservare gelosamente in attesa di idee e budget consistenti. Personaggi come Veronica Ciardi, Maicol Berti e George Leonard – per citarne alcuni – potrebbero tranquillamente sostenere il peso di un Grande Fratello vip o qualcosa di analogo. Bruciare il loro secondo passaggio in questo modo è stato folle, in un momento in cui la penuria di volti spendibili è evidente. Tanto vale, a questo punto, continuare a giocarseli fra Mattino e Pomeriggio 5 e triangoli e quadrangoli amorosi improbabili.
Uman Take Control, un’occasione persa

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