La tartaruga marina della specie Caretta caretta era stata recuperata al largo di Cervia quattro anni fa gravemente ferita, con una profonda lesione da taglio sul carapace che le aveva compromesso anche un polmone e l’uso parziale delle pinne posteriori. La tartaruga, battezzata con il nome Cenere, è stata curata dal centro di recupero tartarughe marine Cestha di Marina di Ravenna e ora è in riabilitazione presso l’Acquario di Cattolica, con l’obiettivo di restituirla presto al mare.
Per lei sono stati realizzati ben sei gusci artificiali attraverso la tecnologia laser scanner e la stampa 3D. I modelli di scudo si sono evoluti nel tempo, per adattarsi alla crescita della tartaruga, alla progressiva guarigione della ferita e alla crescente ergonomicità richiesta.
Adesso Cenere deve recuperare la mobilità compromessa e lo farà all’Acquario di Cattolica, che le ha messo a disposizione una grande vasca con una capacità di 80.000 litri di acqua marina, un ambiente naturale ricostruito in maniera ideale per la sua riabilitazione motoria e per abituarla all’uso delle sole pinne anteriori.
di Serena Campione