Il 56% dei cittadini italiani ha usato internet nel corso del 2013 . Lo dice un’indagine Istat sul benessere equo e sostenibile, che registra un incremento del 3,4% della popolazione digitale rispetto al 2012. Lo spettro di utenti si amplia anche anagraficamente, con gli over70 sempre più presenti in rete. Nonostante la tendenza positiva, l’Italia resta ben al di sotto della media europea di internauti (72% della popolazione) . A penalizzare il Paese è soprattutto la scarsa presenza di infrastrutture di rete al Sud, nelle cui regioni solo il 47,1% dei cittadini ha usato il web nell’ultimo anno. Va un po’ meglio al Nord, che può contare sul 60,7% di adepti internet. Ci sono comunque molti piccoli centri abitati ancora esclusi dalla copertura a banda larga. Tra gli spunti positivi suggeriti dalla ricerca c’è la riduzione dei gap generazionali , con i giovani (1624 anni) ormai devoti alle attività 2.0 e gli adulti (55-64 anni) che hanno cominciato la lunga rincorsa al web: tuttavia, se entrambe le categorie hanno usato internet nel 70% dei casi, per quanto riguarda gli adulti solo il 40% naviga costantemente, ovvero almeno una volta a settimana, a dispetto dell’80% dei giovani. Internet non è solo una questione di cultura digitale, ma anche d’industria ed economia . Secondo Istat, l’occupazione in questo settore, e nel campo hi-tech in generale, regge a dispetto della crisi nazionale e rappresenta il 3,3% di tutti gli impiegati italiani. Non si cresce, ma il web nostrano non è l’anello più debole della catena.
Un italiano su due è attivo online

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