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8 Giugno 2021 | Attualità

Un tram che si chiama Carla Fracci

Sarà in servizio a Milano per ricordare l’étoile della Scala e suo padre, tranviere che la salutava scampanellando ogni volta che passava davanti al teatro.

La ballerina italiana più famosa al mondo si è spenta all’età di 84 anni. Simbolo di Milano, il New York Times la definì “prima ballerina assoluta”, lascia la sua eleganza e la sua dedizione come modello d’ispirazione per generazioni di giovani non solo nel mondo della danza.

Nata nel 1936 nel capoluogo lombardo da una famiglia di umili origini, la madre operaia della Innocenti e il padre Luigi tranviere, che per anni ha guidato la linea numero 1 proprio davanti al Teatro. In una delle ultime interviste la Fracci racconta come era solito suonare 3 volte il campanello, quando passava per salutarla. Il Comune ha già allestito un tram speciale bianco con il suo nome che percorrerà la stessa linea del padre.

Carla Fracci aveva studiato alla scuola di ballo della Scala dove diventa prima ballerina. Un talento naturale e una disciplina ferrea sono state alla base degli insegnamenti della coreografa russa Vera Volkova.

La sua notorietà artistica rimane legata alle interpretazioni di Giulietta, Swanilda, Francesca da Rimini, e in particolare un’indimenticabile esibizione di ‘Giselle‘ da cui nel 1969 venne realizzato un film.

Con lei hanno danzato tutti i più grandi ballerini internazionali, da Rudolf Nureyev, Vladimir Vasiliev, Henning Kronstam, Mikhail Baryshnikov a Roberto Bolle.

Tra le varie onorificenze che le sono state assegnate nel corso della sua prestigiosa carriera anche  quella che mostra di più il suo legame con Milano: l’Ambrogino d’oro assegnatole nel 1972.

 

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di Debora Borsetto

tram_Carla_Fracci

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