L’amministrazione Obama per anni ha segretamente finanziato un social network , sulla falsa riga di Twitter, con l’intento di alimentare a Cuba il malcontento verso il governo . Obiettivo: creare una massa critica pronta a essere mobilitata nel caso di una primavera cubana. A rivelarlo è l’agenzia giornalistica Associated Press , venuta in possesso di un migliaio di pagine di documenti che sarebbero dovuti rimanere segreti. A scatenare la polemica è soprattutto il fatto che a gestire il piano, nome in codice ZunZeneo , come viene chiamato nello slang cubano il cinguettio del colibrì, non sono la Cia o la Nsa. Ma i vertici dell’ agenzia federale per lo sviluppo internazionale e il controllo sull’utilizzo degli aiuti umanitari erogati dagli Usa. E i programmi dell’Usaid per essere legali devono ricevere l’autorizzazione dal presidente americano in persona. “Si tratta solo di un programma di sviluppo come tanti altri”, si è difeso il portavoce della Casa Bianca, escludendo qualunque tipo di ” copertura ” da parte dell’amministrazione di iniziative segrete. Il piano sarebbe stato ideato nel 2009, partito nel 2010 dopo un incontro segreto a Barcellona e concluso nel 2012, per un costo di circa 1,6 milioni di dollari. Per non insospettire le autorità de L’Avana, all’inizio il social è stato alimentato con contenuti di carattere non politico, ma raggiunti 40mila account ha cominciato a essere luogo di scambio di opinioni sul fronte della politica e del sociale.
Un Twitter segreto dagli Usa per controllare Cuba

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