Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

12 Marzo 2024 | Attualità

Una nuova mostra per celebrare Picasso

Picasso. La metamorfosi della figura è la nuova esibizione ricca e diversificata delle opere di Pablo Picasso, ospitata dal Mudec Milano fino alla fine di giugno, per chiudere le iniziative legate all’anniversario del 50° anno dalla morte dell’artista, celebrato nel 2023. 

Picasso è raccontato in questa mostra lungo tutta la sua carriera, dalle opere giovanili fino alle più tarde, con un particolare focus sull’amore e l’attenzione che ha dedicato all’interno della sua produzione per le fonti ‘primigenie’ e per l’arte primitiva. L’esposizione ricchissima è curata da Malén Gual, conservatrice onoraria del Museo Picasso di Barcellona insieme a Ricardo Ostalé e in 5 sezioni ospita oltre quaranta opere del maestro spagnolo, tra dipinti, sculture,  26 disegni e bozzetti di studi preparatori del preziosissimo Quaderno n. 7, concesso per la mostra dalla Fondazione Pablo Ruiz Picasso – Museo Casa Natal di Malaga.

Spiega la curatrice Malén Gual ai microfoni del Tg3: «Picasso non finisce mai, è un’artista che si rinnova continuamente non si ripete, per questo io credo che questa sua costante ci costringa sempre a cercare nuovi punti di vista».

Picasso non considerava come ‘primitiva’ l’arte che lo ispirava, che muoveva la sua mente creativa in un desiderio inarrestabile di aprire nuove strade, non vedeva un ‘prima’ e un ‘dopo’ nell’arte, non c’era un’arte “altra”, “diversa”: Picasso la concepiva come un Tutto senza tempo. “Non c’è né passato né futuro nell’arte. – amava sottolineare – Se un’opera d’arte non può vivere sempre nel presente, non ha significato”. Picasso mostrò sempre un profondo rispetto per le manifestazioni artistiche di altre culture e di altri tempi e seppe, più di ogni artista della sua generazione, comprenderle e reinventarle con il nobile scopo di dare un impulso e un nuovo percorso di esplorazione all’arte universale. 

In questa mostra emerge come Picasso ha colto l’essenza dell’arte africana e come l’abbia assimilata nel suo lavoro per tutta la vita,  dai primi anni del novecento agli anni sessanta. Non solo l’espressione africana influenza il pittore ma tutto ciò che è “primitivismo”. Infatti trae ispirazione anche da esempi neolitici e proto-iberici della Spagna preromana, prende spunto dall’arte oceanica, dall’antica arte egizia e da quella della Grecia classica (vasi a figure nere). Picasso inventa trasposizioni, rimodella figure dai volumi sproporzionati, in una costante metamorfosi delle figure che spesso hanno una forte connotazione erotica, e che governano l’evoluzione della sua pittura e della sua scultura, soprattutto nei momenti di crisi personale o sociale.

Afferma il consulente scientifico della mostra Ricardo Ostalé sempre ai microfoni della Rai. «Picasso capisce molto bene quanto la lezione dell’arte tribale presenti il punto di partenza per la nascita del cubismo a partire dalla sua visita del Museo del Trocadero cominciò a collezionare nel suo studio reperti di arte indigena, maschere e oggetti di queste culture»

La mostra, prodotta da 24 ORE Cultura e promossa dal Comune di Milano-Cultura, con il contributo di Fondazione Deloitte, rimarrà allestita fino al 30 giugno. Sul sito del Mudec tutti i dettagli per le visite. 

di Sara Giudice

Mudec-Picasso

Guarda anche:

Al lavoro con il pet: in Università Bicocca, e non solo

Sempre più istituzioni e aziende in Italia ed Europa consentono ai dipendenti di portare l’animale da compagnia in ufficio. Anche se da una recente ricerca, la pratica è approvata e regolata solo in...

Progetto K2-70, il CAI promuove la prima missione glaciologica sul K2

Un team italo pakistano studierà per la prima volta neve e ghiaccio del Karakorum per comprendere gli impatti dei cambiamenti climatici sulla regione asiatica e preparare una futura missione Ice...
Materiali quantici temperature ambiente

Un cavatappi laser per rendere più veloci i computer

Uno studio capitanato da uno scienziato italiano promette di rendere quantistici i materiali anche a temperatura ambiente Spostare atomi ed elettroni di un certo materiale con un raggio laser a...