Debutta il 2 novembre all’inaugurazione del Grande Museo Egizio il lavoro del compositore Lino Zimbone
A 155 anni dalla composizione dell’Aida di Giuseppe Verdi e a 154 dalla sua prima messa in scena al Teatro dell’Opera del Cairo, vede la luce una nuova opera ispirata alle vicende dell’Antico Egitto. Si tratta di Tutankhamon, ispirata alla vita e alla leggenda del ‘Faraone bambino’, vissuto all’incirca tra il 1341 e il 1323 a.C., durante il Nuovo Regno.
L’opera è firmata dal compositore siciliano Lino Zimbone, con libretto del giornalista e scrittore Francesco Santocono, e nasce da un soggetto originale dell’egittologo Zahi Hawass, battagliero archeologo e segretario generale del Consiglio supremo delle antichità egizie, figura centrale nella valorizzazione del lascito dell’antico Egitto.
Il 2 novembre, all’inaugurazione del Grande Museo Egizio del Cairo, debutterà dunque un’opera che vuole lanciare un ponte fra epoche e culture, concentrandosi sul volto umano di una figura straordinaria che, insieme ai suoi tesori, va a costituire il cuore pulsante della nuova istituzione mussale. Alla messa in scena parteciperanno fra gli altri il tenore Bogdan Mihai lonut e la soprano Chiara Salerno.
“È un onore poter contribuire con un’opera italiana a un evento di tale portata mondiale – hanno dichiarato alla stampa Zimbone e Santocono –
Tutankhamon non è soltanto una figura storica, ma un simbolo universale di mistero e bellezza che ci parla ancora oggi”.