Una scuola diffusa per dare vita a una nuova generazione di informatici. È l’iniziativa della “Scuola Ortogonale” lanciata a Bologna da Fondazione Elicsir, finanziata da Eric Emerson Schmidt, già CEO di Google fra il 2001 e il 2011. Non si tratta di una scuola con una sede stabile, bensì di un programma di borse di studio da oltre mezzo milione di euro con cui sostenere le persone meritevoli da dove si trovano e far compiere un balzo in avanti all’informatica in Italia.
E dove si trovano queste persone meritevoli? Sono coloro che studiano con profitto presso un’università pubblica italiana per ottenere una laurea magistrale in Informatica, Ingegneria Informatica o percorsi analoghi (A.I., Data Science e Cybersecurity…). Naturalmente, oltre al supporto economico, riceveranno anche alcune speciali occasioni di formazione.
Come spiega la Fondazione, alla prima classe di studenti, selezionati con un concorso, è assegnata una borsa di studio di 25 mila euro per due anni. In parallelo, vengono loro offerti percorsi formativi complementari a quelli universitari, sotto la guida di mentori di livello internazionale.
Inoltre, durante l’anno i cervelloni selezionati possono assistere a una serie di incontri come seminari, collaborazioni progettuali e sintesi delle esperienze maturate nell’ambito dei percorsi personalizzati. Gli incontri vogliono dare un forte senso identitario e di comunità tra allievi e docenti. Infine, viene offerto supporto finanziario e organizzativo per uno stage da svolgere presso una prestigiosa istituzione accademica, oppure in un’azienda o startup di livello internazionale.
Ma perché scuola ortogonale? Perché la scuola non è articolata in corsi frontali tradizionali, bensì è fatta di incontri (come le rette che si incontrano fra loro e con i piani) epropone itinerari, fine settimana e stage “ortogonali”. Ortogonali anche le Contaminazioni del programma rivolto a triennalisti in discipline Stem con un forte interesse verso l’Informatica, accompagnato da borse di 2 mila euro.
di Daniela Faggion