Per dire no al disegno di legge sulle intercettazioni, l’Unione Nazionale Cronisti Italiani ha proposto alla Federazione della Stampa e all’Ordine dei giornalisti una grande manifestazione cittadina. Il disegno di legge mira all’abolizione del diritto costituzionale dei cittadini di essere informati sulle inchieste giudiziarie. Il corteo dovrà svolgersi prima del 27 ottobre data in cui la Conferenza dei Capigruppo della Camera ha deciso di portare all’esame dell’aula il disegno di legge. L’attuale testo del ddl si richiama strumentalmente all’esigenza di difendere la privacy delle persone non coinvolte nelle indagini. Secondo l’unci, in realtà fa calare un silenzio tombale sull’intera attività di magistratura e investigatori fino all’udienza preliminare del processo, cioé ad anni di distanza dai reati commessi. Con la legislazione prefigurata dal governo, gli italiani non saprebbero più nulla degli scandali economici, finanziari e politici che si scoprono giorno dopo giorno. L’Unci, d’intesa con Fnsi e Ordine, ha promosso un Giro d’Italia della Libertà d’informazione con manifestazioni di piazza per avvertire i cittadini che si stanno togliendo loro alcun diritti costituzionali. Incontri e volantinaggi si sono già svolti a Venezia, Roma, Viareggio, Bolzano e Trento, Milano, Napoli, Senigallia, Sabaudia, Aprilia e Latina. Nei primi giorni di ottobre toccherà a Forlì, Palermo, Firenze e poi a Bari, Trieste, Genova, Torino, Aosta. L’Unci è convinta che l’avvio dell’esame del disegno di legge in aula a Montecitorio debba essere preceduto da una grande, unanime e corale manifestazione di tutto il mondo del giornalismo italiano a Roma , a cui invitare le forze sociali in difesa del diritto dei cittadini di essere informati e del dovere dei giornalisti di farlo in modo esaustivo e soprattutto tempestivo.
Unci manifesterà per dire no al ddl sulle intercettazioni

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