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9 Novembre 2007 | Economia

Unione europea non torna sui suoi passi a livello di leggi sul copyright

La proposta del commissario europeo Charlie McCreevy di riformare la legge comunitaria che prevede l’applicazione di una tassa sui dispositivi a vantaggio degli autori di contenuti è ufficialmente stata accantonata. Ciò vuol dire che i paesi dell’Unione continueranno nella gestione autonoma di questo dazio imposto ai cittadini, fatta eccezione per Regno Unito e Irlanda.  Nel Vecchio Continente, secondo i dati del Gesac, che rappresenta le società di raccolta, la tassa corrisponde al 5% del totale delle vendite di elettronica di consumo . L’intenzione di McCreevy non era di abolire la tassa, azione che manderebbe su tutte le furie le società di diritto d’autore, ma semplicemente di rivedere i processi di raccolta della stessa e di renderli più trasparenti . A sottolineare le differenze interne fra i vari paesi, ha dato il suo contributo Irena Bednarich, funzionario Hp e presidente della European Imaging Association: “”Sui 100 euro di una stampante multifunzione in Germania, la trattenuta è di 76,70 euro, dove la trattenuta sullo stesso prodotto in Austria è di soli 5 euro”.

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