Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

22 Settembre 2014 | Innovazione

Unità addio

“Hanno ucciso l’Unità” . Con questo titolo da prima pagina si conclude l’avventura del quotidiano fondato nel 1924 da Antonio Gramsci . L’ultima edizione è quella di mercoledì 30 luglio 2014, mentre il 31 luglio è previsto un numero in cui verranno spiegate le cause della fine della testata. Per protesta, molte delle pagine interne di oggi sono bianche : “ La verità, inutile girarci intorno, è che il Pd non ha fatto molto per impedire che l’Unità cadesse di nuovo nel buio della chiusura” , ha detto il direttore, Luca Landò. L’informazione italiana perde così, per le contingenze di crisi e per incapacità editorial-industriale, una delle sue realtà storicamente più significative, capace di ospitare nei suoi anni migliori, quelli del secondo dopoguerra, firme come Cesare Pavese, Italo Calvino, Luigi Pintor e Rossana Rossanda. Negli anni ‘70, la tiratura raggiunse le 240mila copie, ma già nel decessio successivo si verificò il primo reflusso – ideologico e di lettori -, con un calo delle vendite del 40% nonostante iniziative editoriali di rilievo come gli allegati Tango (settimanale satirico) e Cuore (che poi si emanciperà dal quotidiano). La caduta del Muro di berlino, lo sciglimento del Pci e l’avvento del Pds indebolirono ulteriormente la testata all’inizio degli anni ‘90, quando cominciarono anche i primi guai finanziari, a causa del venir meno del finanziamento diretto del più importante partito della sinistra europea. La prima chiusura, temporanea e parziale, avvenne nell’estate del 2000 , quando l’Unità , dal 29 luglio al 23 agosto, fu attiva solo online. L’anno successivo, una cordata di imprenditori rilanciò il quotidiano, che riprese quota e nell’estate del 2006 tirava ancora 70mila copie, nonostante una serie di dissidi interni. L’ultimo lustro è stato invece un susseguirsi di stati di crisi, proprietà disparate, riorganizzazioni grafiche e redazionali, polemiche sui possibili nuovi acquirenti, sui direttori (da Padellaro a De Gregorio, fino a Sardo e Landò) e sul futuro sempre più incerto. La tiratura della primavera 2014 si ferma a 60mila copie, con le vendite a quota 21mila e il prestigio della testata totalmente dilapidato. Scende così il sipario su uno dei giornali chiave del ‘900 italiano: il secolo breve è ormai lontano, l’Unità non è di questo tempo.

Guarda anche:

borg-insspirito

Al NOI Techpark di Bolzano il laboratorio per una AI responsabile

Tecnologia, formazione e collaborazione nel nuovo hub altoatesino. Perché secondo LinkedIn il lavoro umano evolverà, senza sparire È stato ufficialmente inaugurato il Lab.ai, il nuovo laboratorio...
hands-truthseeker08

Inclusione, in Italia aiutano anche media, film e serie

Al via il voto online per i Diversity Media Awards 2025. Un cambiamento significativo registrato negli ultimi 10 anni Negli ultimi dieci anni, il dibattito pubblico in Italia sui temi della...
vetro-NickyPe

Vetri super resistenti con una scoperta fatta a Trieste

Un nuovo cristallo di boro, finora solo teorico e ora concreto, finisce su Science per le possibilità che apre Un importante passo avanti verso la creazione di vetri e smalti super-resistenti arriva...