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21 Settembre 2012 | Economia

Universal e Emi sposi anche per l’Unione europea

Universal Music ha ottenuto il beneplacito dell’Unione europea sull’acquisto di Emi. Le due major del disco vanno così a formare un nuovo polo forte del mercato e anche l’asset principale del gruppo britannico Vivendi, che per passare il vaglio dell’antitrust europeo ha dovuto vendere alcune etichette minori.    L’affare è stato concluso per 1,9 miliardi di dollari e dà vita alla più importante libreria musicale mondiale, con artisti che vanno dai Pink Floyd a Kate Perry. L’Ue, però, vuole che Universal, oltre alle dismissioni concordate, ceda la quota del 50% di Emi nella joint venture Now! That’s What I Call Music Compilation e che stabilisca le condizioni per contratti futuri da offrire ai clienti digitali.   Il valore degli asset in vendita dovrebbe raggiungere i 750 milioni di euro , grazie ai diritti sul catalogo di gruppi come Coldplay, Queen e Gorillaz. Tra i marchi sul mercato ci saranno Ensign and Mute, Virgin Classics e Chrysalis, nonché le divisioni Emi in dieci paesi europei (tra cui Francia, Spagna e Svezia).

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