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14 Febbraio 2007 | Economia

Univideo scrive a Bersani per chiedere l’abolizione del bollino Siae sui dvd

Il presidente dell’Univideo, Davide Rossi, ha rivolto al ministro dello Sviluppo Economico Pierluigi Bersani un appello chiedendo di appoggiare la richiesta di inserire nel pacchetto di liberalizzazioni l’abrogazione dell’obbligo di contrassegnatura Siae per quanto concerne i dvd riportanti opere audiovisive. Nel documento Univideo ricorda che l’industria audiovisiva, soprattutto dopo il lancio sul mercato del dvd, ha conquistato “uno spazio sempre più importante nelle abitudini delle famiglie italiane”. Gli editori dei dvd hanno “osservato con interesse e apprezzamento le misure introdotte dal recente Decreto Legge in materia di liberalizzazioni, e non ci è sfuggito come il tema della trasparenza sia sempre protagonista centrale nelle sue proposte”. Per queste ragioni Univideo chiede di “introdurre misure di semplificazione burocratica per le Imprese del nostro settore” e auspica “l’abrogazione delle norme in materia di contrassegnatura obbligatoria (in altre parole del “Bollino Siae”) previste dalla Legge 633/1941 (art.181 bis)”. Diverse le ragioni che portano a chiedere di eliminare l’obbligo del bollino Siae, non ultimo per semplificare “la burocrazia nel lavoro delle imprese di edizione e replicazione di dvd”. Il bollino è inoltre uno strumento inefficace per combattere la pirateria e l’Italia è l’unico paese a utilizzare tale sistema. Univideo precisa di non voler attaccare la Siae che, “avvalendosi di eccezionali competenze e professionalità, svolge un’importante funzione istituzionale per la tutela della proprietà intellettuale e che è stata incaricata dell’emissione e della gestione dei contrassegni dalla Legge sul Diritto d’Autore. L’Univideo auspica l’abolizione dell’obbligo di contrassegnatura per le opere audiovisive, fermo restando l’obbligo di certificazione alla Siae in relazione alle tirature, ai costi di segreteria e a tutti gli oneri ad essa dovuti”. Non si tratta di dare meno soldi alla Siae, ma di “evitare oneri e danni aggiuntivi dovuti a un ormai inutile adempimento burocratico”.

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