L’indagine è stata realizzata per Confturismo-Confcommercio su un campione rappresentativo di viaggiatori americani, brasiliani, tedeschi, francesi e britannici, che prima della pandemia rappresentavano oltre il 50% delle presenze e della spesa dei turisti stranieri in Italia.
In cima alla classifica i brasiliani, di cui l’88% mette al primo posto delle proprie preferenze l’Italia, seguiti dagli statunitensi con il 75% e poi a seguire i francesi (74%), i tedeschi (70%) e gli inglesi (65%).
Le motivazioni principali che fanno scegliere la destinazione del viaggio per tutti i turisti internazionali sono il rapporto qualità-prezzo, seguito dagli aspetti culturali, il comfort e la facilità di raggiungimento della destinazione. I punti forti indicati da chi è già stato in Italia negli ultimi 5 anni sono cibo, cultura e accoglienza; quest’ultima insieme al costo del viaggio e delle attrazioni culturali sono anche vissuti come aspetti negativi.
Dati che confermano l’attrattività dell’Italia a livello internazionale, soprattutto se si considera che la comunanza linguistica e la ricerca delle proprie radici spinge il 25% di americani a dichiarare che prossimamente visiteranno il Regno Unito e l’80% dei brasiliani che andranno in Portogallo.
di Davide A. Porro