Fbi e ministero della Giustizia americani hanno condotto nelle scorse ore un’operazione congiunta contro la pirateria informatica, arrestando quattordici componenti di Anonymous, il collettivo di attivisti del web autore di diverse azioni di disturbo che hanno violato siti istituzionali e commerciali. Altri sette hacker sono stati arrestati. Delle ventuno persone fermate, cinque risiedono in Europa, in Gran bretagna e Olanda, e gli arresti sono stati effettuati dagli organi di polizia locali. Tra i portali violati dai pirati si contano Paypal, Mastercard e Visa, At&t, Infragard, tutti schieratisi contro Wikileaks e le informazioni rivelate dal sito di Julian Assange, che i pirati hanno scelto di sostenere.
Usa, Anonymous sotto il torchio del Fbi

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