Dopo aver chiamato in causa i tribunali senza distinzione di alcun tipo, la lotta contro la pirateria negli Stati Uniti assume toni più leggeri. Una risposta graduata, esattamente come sta per avvenire in Francia: gli internauti che scaricano materiale illegalmente vengono avvisati via e-mail del fatto che ciò che stanno facendo va contro la legge e può incorrere in provvedimenti legali, solo dopo l’avvertimento e in caso di comportamento recidivo, si provvede al taglio provvisorio della connessione dell’internauta. RIAA (Recording Industry Association of America), le maggiori case discografiche e alcune FAI del paese hanno segnato un accordo del tipo graduale per sconfiggere la pirateria in rete. Prevenzione e repressione dunque, lasciando da parte i mezzi della giustizia che si sono rivelati piuttosto fallimentari in questo senso: RIAA, in cinque anni, ha perseguito legalmente 35.000 internauti e portato davanti ai giudizi, spesso imbarazzati, madri di famiglia e ragazzini , ma ciò che conta di più è che il fenomeno della pirateria non è affatto calato.
Usa e pirateria online: niente punizioni ma risposte graduali

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