Amazon e simili hanno mietuto la prima illustre vittima: la catena di librerie statunitense Borders. Schiacciata dalla concorrenza digitale, la società ha deciso di non rifinanziare il proprio debito e chiuderà 200 dei suoi 642 punti vendita. La speranza è quella di attingere alle iniezioni di capitale previste dal Charpter 11, codice Usa che regola la bancarotta, e di iniziare una nuova era. Le casse del gruppo saranno inoltre rimpinguate da 505 milioni di dollari messi a disposizione da Ge Capital. Liquidità a parte, il futuro di Borders è legato all’individuazione o meno di un modello di business funzionante. L’arena digitale e non della vendita di libri e dvd si è fatta estremamente affollata e non basta essere stati un punto di riferimento negli anni Novanta.
Usa, le librerie Borders schacciate dal digitale

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