Un mostro sacro che non delude le attese e un nudo che, invece, dimostra di essere molto meno scandaloso del previsto. Alla Mostra del cinema di Venezia è stata la volta di David Cronenberg e di Monica Bellucci. Il regista canadese, uno dei favoriti della vigilia, ha presentato la sua personale visione di due dei personaggi più influenti del ‘900, Sigmund Freud e Carl Jung. A Dangerous Method racconta la turbolenta relazione tra i due e la bella Sabina Spielrein. I due protagonisti sono interpretati da Viggo Mortensen (Freud) e Michael Fassbender (Jung), mentre la donna della discordia ha il volto di Keira Knightley . Nel cast c’è anche Vincent Cassel , nei panni di otto Gross. Il film ha suscitato reazioni positive da parte del pubblico del Lido, con applausi a scena aperta al termine della proiezione. Meno scalpore ha fatto invece Monica Bellucci , protagonista di Un été brulant di Philippe Garrel, con la sua tanto chiacchierata (e infine innocua) scena di nudo integrale. I presenti in sala durante la proiezione per la stampa non hanno apprezzato il film del cineasta francese, che vede al fianco di Bellucci anche Louis Garrel , cui hanno riservato anche qualche fischio. Ma la 68esima edizione del Festival regala anche qualche imprevisto , come l’occupazione del Teatro Marinoni, nell’ex area dell’Ospedale al Mare, da parte del collettivo che da mesi si sta battendo per salvare il Teatro Valle di Roma. I giovani attori e lavoratori del Valle hanno inscenato un happening teatrale per sensibilizzare l’opinione pubblica e il mondo del cinema sul tema della precarietà della cultura e dei tagli allo spettacolo. Anche questa è Venezia.
Venezia: Cronenberg convince, la Bellucci meno. E il Valle occupa anche il Lido

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