La sperimentazione al via dalla primavera su trenta giornate ancora da definire, in cui i flussi turistici previsti saranno maggiori. Intanto l’Unesco esclude Venezia dalla black list dei siti a rischio.
Il ticket d’ingresso a Venezia è sempre più realtà. Da tempo si discute del tema e si cercano soluzioni per preservare la città disincentivando il turismo mordi e fuggi soprattutto in determinati periodi dell’anno. Ora è legge: dalla primavera del 2024 inizierà la sperimentazione per circa trenta giornate.
Il regolamento
Nei periodi che saranno presto definiti, chi vorrà visitare in giornata la Serenissima dovrà pagare un biglietto d’ingresso di 5 euro e registrarsi su un’apposita piattaforma online. Esenti dal nuovo regolamento approvato dal Consiglio comunale i turisti che pernottano in albergo pagando la tassa di soggiorno e i bambini fino a 14 anni d’età. L’ipotesi per il via della fase sperimentale è tra aprile e maggio del prossimo anno con un test concentrato in particolare sui ponti primaverili e sui weekend d’estate. Il regolamento esclude, oltre ai veneziani, lavoratori, studenti e professionisti che lavorano a Venezia. Mentre i residenti in Veneto che non abitano nel capoluogo lagunare saranno esenti dal ticket ma dovranno registrarsi sul portale.
Come funzionerà il ticket
Nelle prossime settimane il Comune presenterà la piattaforma. Con la procedura di registrazione si otterrà un Qr code, il vero lasciapassare della visita, che dovrà essere esibito durante i controlli. Le multe previste per che ne sarà sprovvisto partono da 50 euro. Durante il Consiglio municipale in cui la norma è stata approvata non sono mancate le proteste. Uno dei punti contestati è che il provvedimento non fissa alcun numero limite di accesso alla città sulla laguna, come riporta Ansa.
Venezia salvata dall’Unesco
Intanto una buona notizia arriva da Riad, in Arabia Saudita. L’Unesco durante la 45esima sessione del World Heritage Committee ha deciso di salvare Venezia dalla “danger list” dei siti Patrimonio dell’umanità in pericolo. Oltre all’introduzione del ticket d’ingresso, l’apertura del Mose e l’installazione di barriere protettive di fronte alla basilica di San Marco hanno certamente contribuito al giudizio dell’assemblea.
Di Valentina Colombo.

Foto pagina Facebook Venezia Unica