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18 Febbraio 2025 | Attualità

Venezia in festa per il Carnevale più famoso d’Italia

E’ iniziato il weekend del 15 e 16 febbraio la 300esima edizione del Carnevale di Venezia. Quest’anno la manifestazione che colora tutta la città magica dal titolo il Tempo del Casanova è dedicata alle avventure del seduttore, avventuriero, e intellettuale veneziano, emblema di un’epoca di splendore, libertà e contraddizioni.

Il direttore artistico Marco Checchetto ha affermato «Con il titolo “Il tempo di Casanova” vogliamo racchiudere un arco di tempo molto ampio perché il Settecento è un secolo che ha segnato la nostra storia. Casanova è l’incarnazione del gioco, dell’amore e della follia, e ha attraversato da protagonista quell’incredibile secolo che è l’età dell’oro dello spettacolo e dell’arte. Spero che questa edizione del Carnevale ci possa trasportare tutti in quell’epoca feconda e ci faccia vivere da protagonisti come lo fu Giacomo Casanova

Questa manifestazione infatti raggiunse il suo apice tra il XVI e il XVIII secolo, quando Venezia era un centro politico, economico e culturale europeo, attirando nobili, artisti, mercanti e avventurieri. Ha tuttavia origini molto antiche e la sua popolarità è nota in tutto il mondo. La prima testimonianza risale a un documento del Doge Vitale Falier del 1094, in cui si parla di divertimenti pubblici e si cita per la prima volta il termine “Carnevale”. Ogni anno le oligarchie veneziane concedevano alla popolazione, soprattutto alle classi sociali più umili, un periodo di divertimento e festeggiamenti. Durante questo periodo, veneziani e stranieri da tutto il mondo si riversavano in città, con la sua vocazioneper festeggiare con musica e balli sfrenati. L’uso di maschere e costumi garantiva l’anonimato, annullando le divisioni sociali e permettendo la pubblica derisione delle autorità. Un momento di libertà e abbattimento delle categorie sociali. Ci furono dei momenti nella storia d’Italia dove questo contesto venne ostacolato. Per esempio nel 1797, con la conquista di Napoleone, il Carnevale subì una brusca interruzione. I francesi proibirono le maschere e le feste, seguiti dagli austriaci, che imposero un periodo più sobrio. Il Carnevale fu soppresso definitivamente nel 1930, durante il regime fascista2. La ripresa del avvenne nel 1979, grazie all’iniziativa del Comune di Venezia e di alcune associazioni cittadine.

Ha dato il via all’edizione 2025 il corteo acqueo delle imbarcazioni. oltre un centinaio di barche addobbate e vogatori in costume hanno sfilato fino a Punta della Dogana per percorrere il Canal Grande verso Rialto. Proprio prima del ponte, la caorlina che trasporterà la “Pantegana” in cartapesta, ormai diventata uno dei simboli del Carnevale popolare veneziano, simbolicamente si è aperta in uno sfavillio di fumi colorati, stelle filanti e coriandoli biodegradabili ed ecosostenibili, perchè anche il Carnevale di Venezia è attento all’ambiente. Sono iniziati così ufficialmente i festeggiamenti carnevaleschi. Tutti gli eventi le iniziative, le parate e il racconto della kermesse sono consultabile sul sito ufficiale. Sono previste tre milioni di turisti da tutto il mondo. Da sempre il carnevale veneziano è un momento di richiamo per tutti i turisti stranieri ed un simbolo dell’italianità con le sue maschere i  suoi costumi  realizzate a mano dai maestri artigiani.

Non solo a Venezia tuttavia si festeggia il Carnevale ma è una festa che da sempre coinvolge l’Italia e i suoi comuni, ognuno con le sue peculiarità e usanze e colori.

Con una breve carrellata li elenchiamo da Nord a Sud:

  • Coumba Freida (Valle d’Aosta): Un carnevale legato alla leggenda della discesa di Napoleone attraverso il Colle del Gran San Bernardo1. Le maschere tipiche, chiamate “Landzette”, indossano costumi colorati ispirati alle divise napoleoniche e sfilano per i villaggi1. Nel 2025, le celebrazioni si svolgono dal 15 febbraio al 4 marzo.
  • Venezia (Veneto): Forse il più famoso d’Italia e tra i più famosi al mondo5. La città ospita cortei in barca, maschere in Piazza San Marco, musica e concerti5. Nel 2025, il carnevale celebra la sua 300° edizione con un festival dedicato a Casanova5. Gli eventi principali includono la Festa delle Marie, il Volo dell’Angelo e lo Svolo del Leon5. Si svolge dal 14 febbraio al 4 marzo.
  • Ivrea (Piemonte): Celebre per la Battaglia delle Arance, una rievocazione storica della lotta del popolo contro il tiranno. Gli aranceri a piedi sfidano quelli sui carri1. La festa culmina con il rogo dello Scarlo, un palo ricoperto di erica il cui rapido bruciare predice un anno positivo1. Nel 2025, la festa si terrà dal 2 al 4 marzo.
  • Cento (Emilia-Romagna): Questo carnevale è gemellato con il Carnevale di Rio de Janeiro. Le cinque società carnevalesche competono per creare il carro allegorico vincitore2. Il gran finale include la cerimonia del testamento e il rogo di Tasi, la maschera tradizionale di Cento.
  • Ronciglione (Lazio): Famoso per la Cavalcata degli Ussari e per i Nasi Rossi, maschere tipiche che animano la festa con scherzi e giochi1. Nel 2025, il carnevale storico si svolgerà dal 16 febbraio al 4 marzo.
  • Viareggio (Toscana): Noto per i suoi enormi carri allegorici in cartapesta che trattano temi contemporanei con satira. Le sfilate si tengono sul lungomare e sono accompagnate da feste rionali e sfilate notturne.
  • Fano (Marche): Definito il carnevale più dolce d’Italia per il “Getto”, durante il quale si lanciano quintali di dolciumi dalla cima dei carri1. Un’altra caratteristica è l’esibizione della Musica Arabita, una banda che suona strumenti improvvisati1. Nel 2025, gli eventi si terranno il 16 e 23 febbraio e il 2 marzo.
  • Agropoli (Campania): Uno dei carnevali più longevi della Campania, famoso per i carri allegorici che esprimono satira con messaggi ironici
  • Putignano (Puglia): Uno dei carnevali più antichi d’Europa, caratterizzato da carri allegorici, spettacoli satirici e le “Propaggini”, versi in dialetto che prendono in giro la politica e la società1. Nel 2025, il calendario è ricco di iniziative dal 2 febbraio al 4 marzo, con quattro date principali: 16 e 22 febbraio, 2 e 4 marzo.
  • Acireale (Sicilia) Questo carnevale è uno dei più antichi della Sicilia e si caratterizza per la sfilata di carri allegorici, alcuni dei quali sono “carri infiorati” decorati con migliaia di fiori freschi Di notte, i carri si illuminano con luci e presentano scenografie in continua evoluzione.
  • Oristano (Sardegna): Carnevale dalle antichissime tradizioni che affonda le sue radici nel Medioevo8. Spettacoli cavallereschi con cavalieri che indossano costumi tradizionali sardi.

di Sara Giudice

Venezia

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