Sabina Guzzanti presenta alla Mostra del Cinema di Venezia, fuori concorso, La trattativa , ricostruzione della vicenda nota come trattativa Stato-mafia, nei suoi risvolti di cronaca, politici e giudiziari, realizzata ispirandosi al modello, richiamato dalla stessa Guzzanti, del cortometraggio di Elio Petri Tre ipotesi sulla morte di Giuseppe Pinelli . Nel film gli attori interpretano tutti più parti, compresa la stessa Guzzanti che riveste, fra l’altro, i panni di narratrice e impersona Silvio Berlusconi. In concorso, invece, approdano al Lido Le dernier coup de marteau della regista francese Alix Delaporte , con Romain Paul, Clotilde Hesme, Grégory Gadebois, Candela Pena e Tristan Ulloa, nel quale un ragazzo, che vive con la madre in una comunità della Camargue, ritrova inaspettatamente il padre mai conosciuto, e Sivas , primo lungometraggio di finzione del regista turco Kaan Mujdec, con Dogan Dogan Izci, Ezgi Ergin, Hasan Ozdemir e Furkan Uyar, ambientato in un villaggio in Anatolia dove la pratica di organizzare combattimenti tra cani è molto diffusa, un ragazzino non può fare a meno di affezionarsi e prendersi cura di uno di questi. Torna infine al Lido, per Venezia Classici – Restauri, La Cina è vicina di Marco Bellocchio . Il film che incantò la Mostra del Cinema nel 1967 , vincendo il premio Speciale della Giuria, viene proposto in una nuova versione restaurata da Sony Pictures Entertainment e Cineteca di Bologna, accompagnata alla Mostra dal regista stesso che dallo scorso marzo riveste anche la carica di presidente della Cineteca di Bologna.
Venezia, tra Sabina Guzzanti e Bellocchio

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