Chi ha un cellulare di ultima generazione che si collega a internet con tecnologia 4G, non riesce a vedere alcuni canali televisivi perché questa tecnologia utilizza le frequenze tv a 800 MHz, creando interferenze . Scherzi tecnologici che si risolvono mettendo alcuni filtri sulle antenne. Ma l’installazione è gratuita solo se paghi il canone Rai. Adiconsum protesta: decisione illegittima. La fondazione Bordoni, partner scelto dal ministero per lo Sviluppo economico per assistere gli utenti, spiega che i disturbi possono essere dovuti all’accensione da parte degli operatori di telefonia mobile delle stazioni radiobase lte che trasmettono in banda 800 MHz. La Fondazione invita l’utente che subisce il disservizio, o l’amministratore di condominio, a registrarsi al sito, inviando una segnalazione con la richiesta d’intervento . Ma tra le faq si legge che l’installazione gratuita dei filtri è solo per le famiglie in regola con il pagamento del canone Rai. “Se le indicazioni fornite dalla fondazione Bordoni saranno accolte – dichiara Pietro Giordano, segretario generale Adiconsum – si commetterebbe un grave errore ed un’iniquità. Il canone Rai, infatti, ha natura tributaria e non ha nulla a che vedere con la fornitura del servizio pubblico essenziale come è la televisione”. “Adiconsum – conclude Giordano – chiede al Ministero di intervenire immediatamente garantendo l’applicazione gratuita dei filtri a tutti i cittadini che segnaleranno le interferenze, indipendentemente dal canone televisivo”.
Via le interferenze, ma solo se paghi il canone

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