La commissione di Vigilanza della Rai ha approvato il nuovo documento sul pluralismo nei programmi delle reti pubbliche. Il testo prevede il contraddittorio degli opinionisti all’interno delle trasmissioni: “Laddove il format preveda l’intervento di un opinionista a sostegno di una tesi – dice la commissione -, è indispensabile garantire uno spazio adeguato anche alla rappresentazione di altre sensibilità culturali” . Spazio dunque a destra e sinistra, a clericali e anti-clericali, pro e contro, sempre e comunque : “E’ una formulazione non condivisibile perché costringe la Rai a modificare o chiudere determinati format e ciò non spetta alla Vigilanza” , ha spiegato il capogruppo del Pd, Fabrizio Morri, individuando una delle debolezze della nuova regolamentazione. Ai giornalisti di Report e Presa Diretta fischiano già le orecchie, mentre talk show come Ballarò , spesso già in balìa del dialogo tra barricate opposte, rischiano di arenarsi definitivamente in un nulla di fatto (e di detto).
Vigilanza Rai, via libera al doppio opinionista

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