L’idea era di quelle che funzionano. Di quelle che in una settimana stimolano l’invio di oltre 3000 video generati dagli utenti. E la sua forza stava proprio nell’eccesso che ha costretto in un secondo momento Virgin Mobile Usa, la compagnia di telefonia mobile del gruppo Virgin, a rivederne le la caratteristiche. Virgin Mobile aveva creato un sito, Strip2clothe.com, in cui invitava gli utenti ad inviare un video con un proprio striptease. Per ogni video pubblicato la Virgin si impegnava a donare un capo d’abbigliamento nuovo ai ragazzi senzatetto americani. Ogni 5 contatti sullo stesso video avrebbero prodotto un’altra donazione di abbigliamento da parte dell’operatore di telefonia Usa. In una sola settimana oltre 15000 donazioni di capi d’abbigliamento erano state fatte alle organizzazioni che si occupano di distribuire vestiti ai giovani homeless. I problemi sono iniziati quando le organizzazioni caritative cattoliche vicine alle chiese di St. Paul e Minneapolis hanno pubblicamente definito il progetto ‘inappropriato’ e altre associazioni no profit che in un primo tempo appoggiavano l’iniziativa si sono successivamente tirate indietro. E così Strip2clothe è diventatato Blank2clothe e l’invito agli utenti si limita a proporre esibizioni con tutti i vestiti addosso.
Virgin Mobile: si alla beneficenza, ma con i vestiti addosso

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