Sky e Virgin Media dietro la lavagna. Dopo aver passato l’ultimo mese a rinfacciarsi sgarbi a vicenda – a suon di colpi bassi – hanno deciso di portare i loro litigi davanti alla Corte britannica. Oggi, però, la svolta con le decisioni prese da Ofcom e NCC. Prima ancora che intervenga un giudice del tribunale, la questione merita una tregua per evitare disagi ai clienti di entrambe le piattaforme. Il National Consumer Council (NCC) britannico, una sorta di associazione dei consumatori, ha deciso di dire la sua ancora prima che l’Ofcom, il garante britannico delle telecomunicazioni, prenda ufficialmente una decisione. Proposto a BSkyB e Virgin Media un accordo che prevede il ritorno di Sky One e Sky Sport News sulla piattaforma via cavo per i clienti di Virgin Media. Inoltre, ha intimato a Sky di cessare campagne pubblicitarie aggressive per incentivare il passaggio di clienti scontenti della tv via cavo alla tv via satellite Sky Digital. Per quanto riguarda Virgin Media, l’NCC ha proposto di allungare il periodo di recesso senza penali, inizialmente stabilito con scadenza a fine marzo, per i propri clienti che manifestano il desiderio di rescindere il contratto in essere per la tv via cavo. Inoltre, sia Ofcom che NCC, si augurano che il settore della tv digitale a pagamento non risenta negativamente del periodo di feroce battaglia tra i due broadcaster. Indubbiamente non è stata una bella pubblicità per Sky e Virgin media, che in più di un’occasione hanno dato l’idea di cavalcare le loro tesi solamente per dare risalto alle offerte. In pratica, una strategia di marketing ad ampia visibilità e senza spese. Anche gli altri due operatori a pagamento britannici, Bt e Setanta, plaudono alle proposte dell’NCC per ridare credibilità al settore e si augurano che Ofcom possa indagare, sulla possibile posizione dominante di Sky, in tempi brevi e senza pressioni.
Virgin vs Sky: state buoni, se potete

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