29 Agosto 2008 | Innovazione

Vodafone si difende dalle accuse dell’Agcom

“In merito alle richieste di informazioni pervenute da parte dell’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato e dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, Vodafone Italia ritiene che consentiranno un positivo chiarimento sulle trasparenti modalità di comunicazione ai propri clienti adottate nell’operazione di semplificazione della struttura tariffaria”, con queste parole il gruppo ha accolto le ispezioni promesse dell’Agcom per verificare la correttezza delle modifiche ai piani tariffari. L’operatore , finito sotto la lente del Garante assieme a Tim, ha assicurato che “i clienti interessati sono stati informati delle condizioni economiche , delle modalità gratuite di cambio piano, recesso e restituzione del credito residuo, attraverso cinque canali: un sms individuale, un numero gratuito dedicato (42593) che fornisce informazioni sulle condizioni del singolo cliente, comunicati sulla stampa nazionale, numero di assistenza clienti 190, sito web e area personale fai da te. Le informazioni sono state fornite in largo anticipo rispetto all’avvio della semplificazione, fissato al primo di ottobre”. A sollevare la questione, facendosi portavoce dei consumatori italiani, era stata l’associazione Altroconsumo . L’autorità per le garanzie nelle Telecomunicazioni Agcom ha risposto prontamente ha avviato un indagine relativa alle modifiche delle tariffe applicate al traffico mobile dagli operatori Tim e Vodafone.  Altroconsumo aveva parlato di pratiche commerciali scorrette e abuso di posizione dominante”. Secondo i dati raccolti dall’associazione, i clienti italiani di Tim e Vodafone ” vedranno un rincaro dei propri profili da 49 fino a 83 euro all’anno, con picchi d’aumento sulle singole telefonate anche del 100% “. L’associazione ha posto inoltre l’accento sull’ oscuro sistema con cui i due operatori hanno annunciato il cambio di tariffe (dal 9 settembre Tim e dal 1 ottobre Vodafone) , che spesso si è ridotto all’invio di un semplice sms.  Le ispezioni dell’Agcom, ha fatto sapere il Garante, avranno lo scopo di verificare le condizioni delle offerte.      

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