Tempi difficili per il world wide web così come lo si è conosciuto finora. Oltre alla controffensiva nostrana contro social network e blog, prevista dal disegno di legge su internet e sicurezza presentato solo poche ore fa in Parlamento, la rete deve fronteggiare nuove restrizioni anche in Cina. Le regole di prossima introduzione del governo di Pechino prevedono infatti la creazione di una lista di approvazione per i siti nazionali visibili sulla rete cinese. Il nuovo regolamento prevede che saranno autorizzati a operare solo gli spazi online graditi al governo. Ancora non è chiaro se il provvedimento coinvolgerà gli indirizzi stranieri, che potrebbero dunque essere vietati in Cina. Negli Stati Uniti fa invece discutere la scelta del presidente Obama di nominare Howard Schmidt , ex consulente dell’amministrazione Bush (non propriamente paladina delle libertà d’espressione, in particolar modo sul web), come coordinatore della sicurezza informatica nazionale.
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