Intercettare comunicazioni che viaggiano su una ret wifi in chiaro non è illegale. Così recita una sentenza della corte dell’Illinois, che ribalta alcuni illustri precedenti. Tra questi, la condanna del 2011 a Google , sanzionata per aver raccolto a strascico pacchetti di informazioni sulle reti non criptate, nel corso dello scandaglio fotografico di Street View nelle città di tutto il mondo. Il caso è stato sollevato da una società, la Ip Ventures , che ha accusato alcuni esercizi pubblici, tra cui alberghi, bar, ristoranti, supermercati e altre aziende che offrono il servizio wifi al pubblico, di violare 17 dei suoi brevetti. Fin qui poco o nulla di nuovo, ma l’azienda ha deciso di dotarsi di strumenti di “packet sniffing”, in grado cioè di intercettare e recuperare dati nel traffico wifi, per documentare le accuse. L’operazione, per restare nei limiti della legalità, prevedeva l’eliminazione immediata del contenuto dei pacchetti pescati , conservandone esclusivamente le intestazioni. Da qui la sentenza. Secondo il giudice dell’Illinois, anche se la legge federale considera illegale intercettare le comunicazioni elettroniche, sarebbe prevista una sostanziale eccezione. Non sarebbe illegale “i ntercettare comunicazioni effettuate tramite un sistema di comunicazione elettronica che è configurato in modo che tale comunicazione sia facilmente accessibile al pubblico”.
Wifi libero, dati liberi

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