Nella guerra cibernetica scoppiata dopo l’arresto del fondatore del sito Wikileaks, Julian Assange, i social network Facebook e Twitter si sono scagliati contro il gruppo di hacker Anonymous, che nelle ultime ore ha attaccato i siti di MasterCard e Visa , della procura svedese, di Paypal, delle Poste svizzere, del senatore ultra-conservatore Usa Joe Lieberman e dell’ex governatore dell’Alaska Sarah Palin. Facebook ha chiuso la pagina del gruppo, precisando in una e-mail di aver agito contro contenuti che “ promuovono attività illegali” . Poche ore dopo, precisa oggi il Guardian, anche Twitter ha chiuso l’account ‘Anon_Operation’, che contava circa 22.000 utenti. Gli hacker avevano fatto ricorso proprio a Facebook e Twitter per organizzare la loro operazione ‘Payback’ e colpire quanti sono ritenuti responsabili di azioni “contro ” Wikileaks e Assange.
Wiki, Facebook e Twitter bloccano hacker

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