In attesa del Wi-Max per la comunicazione senza fili a lungo raggio, ecco che parte un progetto per utilizzare la consolidata tecnologia Wi-Fi contro il digital divide, la divisione cioè tra chi ha accesso alla rete a larga banda e chi non ce l’ha. Il progetto si chiama WildNets ed è già attivo in India, Filippine e Ghana. In sostanza si prende un trasmettitore WiFi tradizionale e ci si attacca antenne direttive ad altissima efficienza. Sembra incredibile, ma con un normale apparto da 200 milliwatt durante una sperimentazione in Venezuela è stata coperta una distanza di 380 chilometri. Il vantaggio è che le basi di trasmissione e le schede WiFi per i computer costano pochissimo, quindi con piccoli investimenti si riescono a collegare a larga banda territori esclusi dalla rete. In India, nello stato del Tamil Nadu, l’applicazione viene sperimentata in campo medico, mettendo in contatto pazienti e medici per gli interventi d’urgenza e la verifica delle convalescenze. In Ghana le università e gran parte degli ospedali del Paese sono ora collegati grazie a WildNets. In Ruanda e nelle Filippine l’impiego sperimentale è nel settore didattico.
WildNets il WiFi a lunga distanza contro il digital divide

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