La gara per l’assegnazione delle frequenze Wimax non ha pace. Dopo la richiesta di impugnazione del regolamento al Tar del Lazio da parte di Mgm Production Group, ora arriva la dichiarazione deell’autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) che ritiene che le frequenze messe a disposizione siano insufficienti. L’auspicio è il mistero della Difesa ne metta a disposizione altre. “Ringrazio il ministro Parisi per le frequenze messe a disposizione, erano anni che l’autorità insisteva – ha detto il presidente Agcom Corrado Calabrò a margine di un convegno sulle telecomunicazioni -. Devo però dire che non sono sufficienti. Auspico che indipendentemente dal catasto delle frequenze che stiamo inventariando, il ministero della Difesa, riguardando bene le proprie esigenze, possa mettere a disposizione altre frequenze – ha aggiunto. Ho motivo di ritenere che utilizzando razionalmente le frequenze, altre si rendano disponibili e queste sarebbero immediatamente utilizzabili”. L’Agcom ha anche affrontato il tema del digitale terrestre, invitando gli operatori televisivi ad accelerare i tempi. “Avverto gli operatori che se pensano di arrivare al 2012 a braccia conserte e provare a fare il cambiamento in prossimità di quella data non sarà rispettato il 2012” ha detto Calabrò “Occorre preparare impianti, tecnologie, programmi e programmatori”, ha aggiunto il presidente dell’autorità. “E continuo a sottolineare che sarebbe opportuno procedere a macchia di leopardo come la Francia per itinerari settoriali, sperimentandone l’applicazione”.
Wimax: mancano le frequenze

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