Il World Wide Web potrebbe presto non essere più lo stesso. La rivoluzione dovrebbe anche avere un nome e un cognome: Wolfram Alpha, ovvero un nuovo tipo di motore di ricerca con capacità di elaborazione senza precedenti. Messo a punto da un gruppo di ricercatori dell’Università di Harvard, il software è in grado di comprendere domande molto particolari formulate nel linguaggio comune. Domande a cui fornisce risposte altrettanto precise. A differenza dei ‘colleghi’, dunque, è capace di processare in maniera analitica una quantità d’informazioni molto più ampia rispetto alle due o tre parole chiave che si inseriscono di solito nella stringa di ricerca. Il dominio di Google è vicino al capolinea? Non c’è dubbio che Wolfram Alpha sia destinato a oscurare molti degli attuali motori di ricerca, grazie anche alle sue ricerche laterali. A un interrogativo specifico, infatti, Alpha darà non solo la risposta adeguata, ma la correderà con una serie di informazioni utili e curiosità riguardanti l’argomento in esame. Alla richiesta: “Quanti abitanti ha New York?” il motore risponderà dunque aggiungendo note storiche, culturali, geografiche sulla famosa città statunitense, pescando tra i siti e le enciclopedie del web ritenute più affidabili. Un’altra innovazione fondamentale, è la c apacità del programma di lavorare in astratto , il che gli consente di paragonare e confrontare secondo i dati della rete argomenti anche distanti tra loro, secondo semplici associazioni e ricerche incrociate. “ oglio rendere il sapere che l’uomo ha accumulato in migliaia di anni disponibile a tutti ma con la maggiore accuratezza possibile – spiega il fisico Stephen Wolfram, inventore del sistema – non credevo che ci saremmo riusciti, e sono piuttosto sorpreso nel vedere che funziona così bene ” La rivoluzione avverrà entro il prossimo giugno , con il lancio ufficiale del programma, che sarà gratuito. Ancora però bisogna lavorare su alcuni inconvenienti legati ai termini ambigui, che rispondono cioè a più significati o rimandano a due oggetti/persone differenti, e che non permettono il corretto funzionamento di Alpha. Google può dunque tirare un sospiro di sollievo, almeno per ora: la sua leadership non cadrà a breve, ma sembra essere solo questione di tempo.
Wolfram Alpha, il motore di ricerca che risponde alle domande

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