Corruzione di funzionari cinesi per ottenere informazioni. Questa l’accusa da cui deve difendersi la redazione del Wall Street Journal in Cina. Secondo un informatore, alcuni giornalisti avrebbero pagato per ottenere notizie da pubblicare. Il quotidiano respinge le accuse, anche se è chiaro se, al momento, l’indagine sulla redazione in Cina sia ancora aperta . E’ possibile, però, e non lo pensa solo il quotidiano accusato, che l’informatore sia in realtà un agente del governo cinese, incaricato di screditare il lavoro d’inchiesta del Wall Street Journal in Cina e di vendicarsi di indagini che hanno infastidito le autorità di Pechino. La News Corp. ha fatto sapere di aver incaricato un gruppo indipendente di esperti di indagare sul lavoro della redazione in Cina, ma di non aver ricevuto alcuna prova di comportamenti inappropriati o illegali. Se le accuse si rivelassero però fondate, il comportamento dei giornalisti potrebbe essere considerato una violazione della legge anti-corruzione che ha già messo nei guai la News Corp. per le sue attività nel Regno Unito.
Wsj, accuse di corruzione dalla Cina

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