Il Congresso statunitense ha pubblicamente accusato il motore di ricerca Yahoo! di attività di censura e di aver offerto aiuto al governo cinese per rintracciare il giornalista Shi Tao, finito in carcere a causa del contenuto di una e-mail, definendolo “un gigante tecnologico ed economico ma un pigmeo dal punto di vista dell’informazione”. L’amministratore delegato e co-fondatore di Yahoo! Jerry Yang ha difeso la trasparenza delle politiche adottate da Yahoo in Cina e ha assicurato di volere voltare pagina, adottando un codice comune con le altre società di internet da adottare nei paesi dove vige la censura. Inoltre Jerry Yang ha posto l’accento su privacy, trasparenza, fiducia e libertà di espressione. “Voglio scusarmi personalmente con i dissidenti e le loro famiglie per quello che stanno passando”, ha affermato Yang di fronte alla Commissione Affari Esteri del Congresso Usa presieduta da Tom Lantos. Yahoo! ha debuttato sul mercato cinese nel 1999 e nel 2003 ha acquistato il motore di ricerca cinese 3721.com per 120 milioni di dollari e recentemente ha acquisito per 1 miliardo di dollari il 40% del capitale di Alibaba, società cinese di e-commerce.
Yahoo si difende dalle accuse del Congresso Usa

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