La video community più popolare al mondo annuncia la propria internazionalizzazione, che rappresenta un primo passo verso il processo di completa localizzazione del sito in nove paesi. Versioni locali di YouTube sono disponibili in Brasile, Francia, Irlanda, Italia, Giappone, Olanda, Polonia, Spagna e Gran Bretagna. Per Chad Hurley, co-fondatore e direttore generale di YouTube , questo “ sarà ora più accessibile e interessante per un pubblico internazionale e non vediamo l’ora di estendere questo progetto, nei prossimi mesi, anche agli altri paesi”, mentre Steve Chen, altro co-fondatore e dirigente, afferma: “Siamo entusiasti di poter offrire ora lo stesso fantastico prodotto a una comunità globale, attraverso siti locali che non solo permettono di promuovere le singole comunità ma che parlano anche la loro stessa lingua”. In vista del lancio YouTube ha già firmato numerosi accordi con i principali content provider a livello internazionale , oltre che con la Rai e La7, emittenti televisive come BBC, France 24, le spagnole Antena 3 e Cuatro TV, la portoghese RTP, le olandesi VPRO e NPO; squadre ci calcio europee come il Chelsea FC, AC Milan, Barcelona FC e il Real Madrid; organizzazioni non profit come Greenpeace, Friends of the Earth, UNHCR e Medecins du Monde. In Italia, Milan Channel è stato il primo canale televisivo, a fine marzo, a creare un proprio branded channel su YouTube. Per quel che riguarda l’Italia importanti content provider italiani hanno deciso di creare un proprio branded channel, tra questi Rai e La7 . Il branded channel di Rai (www.youtube.com/rai) riprenderà gli elementi grafici caratterizzanti Rai.tv, per sottolineare la continuità editoriale tra i contenuti presenti sul dominio Rai e sul resto del web. Per la Rai, Alberto Contri, direttore generale di RaiNet spiega che “tra le motivazioni che hanno spinto Rai a creare un proprio branded channel su YouTube vi sono il desiderio di generare maggiore interesse verso i nostri contenuti web, accrescere la fidelizzazione e la conoscenza dei siti appartenenti al dominio Rai, tra cui Rai.tv , e di riflesso incrementare l’audience sul grande schermo, soprattuto per quel target più giovane, oggi anche più lontano dalla televisione generalista” Il branded channel di Rai ospiterà anche contenuti di informazione tratti da inchieste come quelle di “Report” e di altre trasmissioni di approfondimento e news provenienti dai telegiornali Rai. Grande attenzione sarà dedicata anche all’intrattenimento, con clip sui viaggi, sui telefilm e sui cartoni animati per ragazzi. Ogni settimana questi contenuti saranno aggiornati , per seguire gusti e ritmi di visione degli utenti sempre più attenti ed esigenti. “La Rai già da tempo presenta ai propri utenti un’importante offerta video sul web – continua Contri -. Tuttavia la strategia di diffusione dei nostri contenuti in rete raggiunge oggi il primo traguardo per presidiare in modo forte e diretto la distribuzione professionale di contenuti di qualità e assicurare la piena tutela e salvaguardia dei diritti di terzi” L’altro content provider italiano che annuncia un proprio branded channel su YouTube è La7. Questo sarà caratterizzato dalla grafica del canale televisivo e proporrà un’ampia scelta di video che ripropongono alcuni spezzoni di trasmissioni di successo: dalle interviste di Daria Bignardi per le “Invasioni Barbariche” con Linus e Nicola Savino, agli esilaranti video di “Markette”. Per La7 Lillo Tombolini, coordinatore processi editoriali del canale tv, sostiene che “ l’accordo si basa su un mutuo scambio che garantisce a La7 un incremento di visibilità, un allargamento del target e la possibilità ai nostri sponsor di essere presenti nei clip video . D’altra parte questo accordo permette a YouTube di avere contenuti originali e di alta qualità. In questa prima fase promozionale ci aspettiamo un crescente numero di streaming dei video presenti ed un ritorno di utenza sui contenuti correlati di la7.it” Ci sarà uno spazio anche per Beppe Grillo , il quale già da tempo si è avvalso di www.youtube.com/staffgrillo per diffondere interviste e i filmati reperibili attraverso il suo popolare blog.
YouTube lancia 9 versioni locali (c’è anche l’Italia)

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