Li ha sbloccati l’Unione Europea con un programma che arriva fino al 2029
La Commissione Europea ha approvato un piano di aiuti di Stato promosso dal governo italiano per sostenere la produzione agricola, con un finanziamento complessivo di 90 milioni di euro. L’iniziativa mira a supportare quasi 300 beneficiari, principalmente micro, piccole e medie imprese, che operano nei settori della produzione primaria, della trasformazione e della commercializzazione dei prodotti agricoli. Gli aiuti saranno erogati sotto forma di sovvenzioni dirette e servizi agevolati, come stabilito dalle autorità italiane e confermato dall’esecutivo comunitario.
Viste le dimensioni del 99% dei beneficiari, l’intervento risulta particolarmente importante per il tessuto produttivo locale. La Commissione Europea ha giudicato lo schema di aiuti “necessario e adeguato” per incentivare gli investimenti nel settore agricolo, sottolineando anche la sua “proporzionalità”, poiché limitato nel tempo. Infatti, gli aiuti saranno disponibili fino al 31 dicembre 2029 e serviranno a riorganizzare le filiere agricole locali, per creare migliori rapporti di mercato e vantaggi in termini di reddito, resilienza, sostenibilità e innovazione.
L’iniziativa prevede che le aziende situate in una specifica area geografica, definita “distretto alimentare”, possano individuare le proprie necessità e ricevere supporto attraverso un “contratto di distretto” stipulato con il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo. Questo strumento consentirà una gestione più mirata degli aiuti, favorendo la crescita e l’innovazione delle imprese agricole italiane.
L’approvazione degli aiuti arriva in un momento di intensa attività a Bruxelles, dove si stanno preparando le nuove linee guida della Politica Agricola Comune (PAC) post-2027. I tecnici dell’Unione Europea sono impegnati nella definizione di un secondo pacchetto di semplificazione della PAC attuale, previsto per la primavera, con l’obiettivo di ridurre ulteriormente il carico burocratico per le piccole imprese agricole. Questo pacchetto dovrebbe includere misure come la sospensione della verifica della performance annuale e l’introduzione di pagamenti forfettari. Si spera dunque di rendere il settore agricolo più competitivo e resiliente, soprattutto rispetto alle sfide legate ai cambiamenti climatici, alla sostenibilità e all’innovazione tecnologica.
di Daniela Faggion